Mandato in archivio l’undicesimo turno di Serie B, è tempo di fare i conti con il terzo esonero stagionale: dopo Catania e Latina, che pian pianino stanno rialzandosi alle dipendenze rispettivamente di Sannino e Breda, anche il Vicenza ha deciso di cambiare guida tecnica salutando Giovanni Lopez appannaggio dell’esperto trainer marsalese Pasquale Marino. Fatale all’ex difensore dei berici (oltre che di Lazio e Napoli) il ko interno col Modena, una sconfitta che in fin dei conti ci poteva pure stare considerato l’avvio discreto della compagine biancorossa (che, ricordiamolo, al netto di un lauto mercato fatto sul filo di lana era comunque partita per disputare la Lega Pro), l’infortunio di Antonino Ragusa (stagione finita?) e le circostanze con cui è scaturita la sconfitta (sul primo gol di Granoche l’errore della difesa è stato tecnico e non imputabile dunque all’allenatore); non l’hanno pensata così i vertici societari, il presidente Tiziano Cunico è stato chiaro:
“Si è trattato di un divorzio doloroso visto quello che rappresenta Lopez per questa piazza. Ma non potevamo fermarci alle questioni di cuore visto che dovevamo cercare una svolta e salvaguardare la serie. Per questo motivo abbiamo dovuto fare qualcosa. Ci rendiamo conto che si tratta di un cambiamento forte. A Lopez comunque va il merito di aver creato un gruppo sano puntando sugli uomini prima che sugli atleti, ma dovevamo guardare razionalmente al momento che stiamo vivendo”.
Lo stesso Giovanni Lopez, già vice di Edy Reja alla Lazio, ha preso atto del suo esonero con una certa incredulità:
“Se avessi pensato di essere io il problema sarei stato il primo a farmi da parte, so di aver dato il cuore nel vero senso della parola a questi colori che tanto amo”.
In ogni modo il futuro si chiama Pasquale Marino, già presentato ai tifosi e alla stampa; dopo l’ultima esperienza con più ombre che luci a Pescara, il tecnico siciliano punta a rilanciarsi in Veneto:
“Sono contento di essere arrivato a Vicenza. La società mi ha dimostrato grandissima stima e mi ha fortemente voluto, me ne sono accorto durante la trattativa. Vicenza è una piazza importante, io penso solo a lavorare e capisco cosa rappresenti Lopez per questa città. Faccio l’allenatore e so cosa si prova in determinati momenti. Daremo continuità a quanto fatto, poi strada facendo si vedrà. Dovrò iniziare a trasmettere le mie idee che inevitabilmente possono variare da un allenatore ad un altro. Il progetto biennale che mi lega al Vicenza parte dal fare bene quest’anno. Si cerca di fare bene per poi guardare avanti e migliorarsi. Ho accettato perché questa società si è dimostrata veramente interessata e perché punta ad aprire un ciclo con me”.
Sabato pomeriggio subito impegno proibitivo: trasferta emiliana in quel di Carpi, in fondo il miglior battesimo possibile per Marino che contro la squadra di Castori non avrà nulla da perdere e tutto da guadagnare.
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